martedì 5 febbraio 2013

E CHIACCHIERE FURONO...ANCHE IN MESSICO!


Miei cari lettori, stare lontano dai fornelli mi sta facendo impazzire! Come alcuni di voi ricorderanno da qualche post fà!, sono in Messico, alla ricerca di una vita migliore che ormai la mia Italia, al momento non può più darmi. Diciamo che al momento stiamo in perlustrazione perchè sono tante le cose che vanno capite prima di decidere di trasferirsi in un Paese, soprattutto poi dall'altra parte del globo! Ho pensato che ogni tanto sarebbe carino se vi tenessi aggiornati con qualche post su questa mia avventura però al momento non voglio dilungarmi e discostarmi dall'obiettivo ricetta. Per ora sappiate che la mia cucina, a definirla primitiva è farle un complimentone!
Le chiacchiere appartengono alla serie comfort food tipo le pettole, ve le ricordate? o i biscottini del mio papi? Beh anche qui entra in scena ancora una volta lui, a dire il vero inizio a pensare che oltre la nonna Maria, la mania di "inguacchiare"(creare confusione e disordine) in cucina sia nata proprio con lui e da lui. Mi tornano alla mente momenti di estrema felicità in quel paradiso che per me è la cucina...beh come al solito felicità un pò meno per la mami che come al solito si vedeva la casa devastata da due improvvisati chef, anzi da papà che era lo chef e io una sua attenta e volenterosa collaboratrice; ricordo di come a volte, per tirarmi su o per coinvolgermi nei suoi esperimenti preparava dei piatti semplicissimi ma che acquisivano un degno rispetto perchè ne raccontava una storia, LA storia di quel piatto, di come doveva essere eseguito, l'ordine esatto delle varie fasi perchè "no, prima l'olio e poi l'aceto non è la stessa cosa!"
Era capace di creare un vortice magico nel quale mi lasciavo trascinare e risucchiare estasiata neanche fossi davanti a piatti stellati michelin! La bruschetta di papà non era una semplice bruschetta era LA bruschetta, o la fresella e le diatribe sulla perfetta spugnatura, e come dimenticare il piatto più magico di tutti, il suo famoso uovo sodo! Insisteva sull'importanza di separare il bianco dal rosso, fare a pezzettini minuscoli il primo e da parte schiacchiare il secondo, condirli RIGOROSAMENTE ancora separatamente e solo infine e con mooolta cura e amore univa questi due composti in un tripudio di colore e sapore dinanzi ai miei occhi di bimba allibita!
Scusate se mi sono prolungata ma la distanza dai miei cari aumenta il mio lato malinconico!
COMUNQUE, ritornando a noi, le chiacchiere erano un'altra cosa che terrorizzava mamma quando insistente chiedevo "Dai papà facciamo due chiacchiere?" Mi divertivo tanto a fare l'impasto, a stenderlo e dargli quella forma per me strana all'epoca data dalla rotellina dentata, e a lui, adulto, ovviamente spettava la frittura. Quelle fatte qui sono molto improvvisate non avendo gli ingredienti ma è stato bello perchè è stato un pò come tornare a casa!
INGREDIENTI
Ho usato 250 gr di farina (normalmente avrei usato la Chiavazza)
1 uovo
una noce abbondante di burro (di solito inalpi)
un pizzico di bicarbonato
sale (gemma di mare)
zucchero (italiazuccheri)
olio per friggere
ci sarebbe voluto del liquore che qua non ho tipo anice, strega ecc, ecc.
Lavorate gli ingredienti fino a formare un panetto sodo, lasciatelo riposare un pò, stendetelo e ricavatene tanti quadrotti che andrete poi a intagliare per facilitrne la cottura e evitare che gonfino.
Et voilà Buen Approvecho
Per te Papà.

domenica 3 febbraio 2013

SOFFICINI GROKOSI!

Vi ricordate i miei sofficini? Come quali??? Questi! Beh li ho rifatti allo stesso modo ma con una bella e saporitissima furbata... La panatura è realizzata con una miscela di grok ai cereali e al gusto classico! Una piccola chicca che fa la differenza!Provare per credere! Et voilà, buon appetito!!!

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