Allora, va fatta una premessa d'obbligo. Il CASATIELLO così come lo scoprirete nel mio post, è un dolce tipico della mia terra CASERTA e provincia. Ora, non per fare nessun tipo di polemica ma, per quanto la cucina partenopea appartenga ovviamente a tutti noi campani e soprattutto a noi casertani data la vicinanza e le influenze reciproche, ogni cucina ha le sue peculiarità e originalità. Un esempio è appunto il casatiello.
Quando nominate la parole casatiello per un'errata e diffusa convinzione si pensa a quel lievitato rustico che va anche sotto il nome di TORTANO 'NZOGN e PEPE, perchè a Napoli è così e quindi spesso "noialtri" per i quali il casatiello è solo quello dolce, tipico del periodo pasquale, tendiamo a sottolineare la differenza affiancando l'aggettivo dolce, appunto, al termine casatiello. Il mio titolo vuole essere una sorta di rivendicazione di identità! Per me il casatiello è SOLOquello dolce, non c'è bisogno di sottolinearlo perciò sono ferma e non transigo nel volerlo chiamare CASATIELLO...punto e basta!
Per un casatiello da 22 cm di diametro vi occorrono:
500 gr di farina (molino chiavazza)
125 gr di criscito
250 gr di zucchero (Italiazuccheri)
1limone grattuggiato
75 gr di sugna
1 pizzico di sale (gemma di mare)
1 bustina di vanillina (S.Martino)
1 bicchierino di rum
1 bicchierino di agrumincello
5 uova
Si parte facendo un lievitino impastando 4 uova col criscito e metà farina: si lavora bene il tutto e lo si lascia lievitare per 24 ore. Trascorso il tempo si aggiunge al lievitino la restante farina, l'altro uovo, il limone, la vanillina, i liquori, sale e zucchero e si impasta il tutto lavorando per 30 minuti con l'impastatrice. Il segreto per la riuscita di questo dolce è appunto una lunga, lunghissima lavorazione che un tempo era fatta a mano sbattendo l'impasto lavorandolo su una sedia per un'ora e anche più! Trascorso il tempo, lasciatelo lievitare anche per 2 giorni seguendo poche ma fondamentali regole:
1) deve essere avvolto in plaid e coperte di lana;
2)deve stare in un luogo buio
3) una volta trovato il posto non muovetelo assolutamente.
Di solito si mettono delle stecche di legno sopra il "ruoto" nel quale sta lievitando, per evitare che crescendo vada a toccare le coperte.
Una volta pronto cuocetelo in forno già caldo a 220° per 10 minuti poi abbassate la temperatura a 200/180 e continuate per altri 30 minuti dopodichè vale anche qui la prova stecchino.
Una volta raffreddato, fate una glassa con zucchero a velo e acqua, ricoprite con questa la superficie e cospargete con tanti diavolini colorati! Et voilà Buon appetito!
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